Nel 2010 venne pubblicato un libro sulla Valle Serina dal titolo: “ Il Cielo sopra Thuban- la rappresentazione del cielo nella mia valle”. L’Autore che per primo iniziò un lavoro di ricerca sistematico su popolazioni di origine egizia o correlate a quella civiltà che abitarono la Valle è Bruno Cavagna, medico di medicina generale al quale dobbiamo anche la pubblicazione nel Giugno del 2014 del libro: “ Il Calendario Sothiaco del monte Menna- La Scienza e il Sacro agli albori della scoperta del Tempo”.
Il suo lavoro apre un capitolo nuovo nella lettura della storia di questa valle, ma più in generale si colloca all’interno di quella ricerca storica legata a flussi migratori di popolazioni in epoca protostorica che interessarono con modalità e motivazioni diverse le terre che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. In questo senso le sue ricerche non possono disgiungersi da quelle che portarono alla scoperta di presenze Etrusche in altura oltre i 1600 metri in Valle Camonica, o quelle compiute nel Parco del Curone in Provincia di Lecco sulle Piramidi di Montevecchia. E almeno nel caso studiato da Bruno Cavagna non si può non collocare l’insieme del suo lavoro nel vasto contesto delle risorse minerarie locali riconducibili al noto Metallifero Bergamasco, uno tra i più ricchi sottosuoli del Bacino del Mediterraneo per Zinco e Piombo.
La Valle Serina, nelle Prealpi Orobiche a circa 100 Km. a Nord-Est di Milano, 30 da Bergamo e dall’Aeroporto Caravaggio, si colloca all’interno del paesaggio prealpino che divide le valli bergamasche Brembana e Seriana. Abitata sin dai tempi più remoti da popolazioni Retiche in particolare dagli Orombovi di stirpe Camuna, subì successivamente contaminazioni marginali legate a penetrazioni dei Celti nei territori della pianura bergamasca e sui primi contrafforti orobici. Ben documentata è la presenza in epoca romana di attività estrattive minerarie di cui è ricco il sottosuolo appartenente alla più vasta area nota come metallifero bergamasco. Ma ciò che rende storicamente e archeologicamente straordinaria la Valle Serina sono gli elementi del territorio che descrivono il grande progetto ideato e realizzato circa 5000 anni fa da popoli Egizi o koinè fortemente ispirate alla loro cultura e alle loro tradizioni.
Quale straordinario progetto è dunque possibile osservare e studiare?
La Media e Alta Valle Serina custodiscono e svelano sui territori dei Comuni di Serina e Oltre il Colle la rappresentazione in terra delle più belle Stelle e Costellazioni del Cielo Boreale, estivo e invernale. Tale remotissimo, ancestrale disegno si mostra improvviso e bellissimo nella maestosità di luoghi che consentono la visione di Costellazioni come il Cane Maggiore con la sua Stella più luminosa, Sirio; Orione con le Tre Stelle della Cintura, Alnitak, Alnilam, Mintaka; la Lepre, il Toro con Aldebaran, la Stella Capella nella Costellazione dell’Auriga e per finire la Stella Polare di allora,Thuban, la Stella alpha della Costellazione del Drago. E poi il grande Calendario Sothiaco disegnato su una superficie di 14000 metri quadrati, secondo le leggi della Levata Eliaca di Sirio.Un progetto affascinante, complesso e straordinariamente leggibile, mantenuto intatto fino a rapprendersi nel simbolismo della tradizione araldica per dar bella mostra di sé nello Stemma del Comune di Serina a sua volta mutuato da quello dei più nobili Casati Bergamaschi dei Carrrara. Lì sono raffigurate la Sirena,immagine simbolica di Sirio; La Botte, immagine della Costellazione del Boote; tre Stelle, raffigurazione del Cielo e delle Tre Stelle della Cintura della Costellazione di Orione; l’Occhio con la pupilla, simbolo per eccellenza del Sole, così come gli Egizi lo rappresentavano e lo intendevano: Occhio destro di Horus.
Bonandrini A. (lunedì, 20 ottobre 2014 22:47)
Strepitoso!
Il Mondo deve assolutamente sapere di una tale scoperta!