Il Calendario Sothiaco del monte Menna

LA SCIENZA E IL SACRO AGLI ALBORI DELLA SCOPERTA DEL TEMPO

 

Nel 2007, sui pascoli del Menna, montagna delle Prealpi Orobiche, l’autore ha individuato  a 2000 metri di altezza, un importante reperto archeologico realizzato con pietrame di superficie. Lo studio ha richiesto numerosi sopralluoghi e alcuni anni di approfondimento, ma la conclusione alla quale è giunto attraverso criteri e metodi propri dell’archeoastronomia, è che il reperto del monte Menna rappresenti nel suo insieme un Calendario costruito seguendo come riferimento la Levata Eliaca di Sirio.

 

La storicità dei Calendari Sothiaci, trova riscontro nella cultura Egizia, all’interno della quale il fenomeno rappresentò l’elemento astronomico principe al quale correlare la stessa Cronologia delle Dinastie Faraoniche.

 

La decodificazione della Figura/Calendario del monte Menna diventa così il punto di partenza per l’approfondimento del complesso argomento dei Calendari Egizi che, proprio alla luce della nuova scoperta, vengono rivisitati in un’analisi comparativa alquanto interessante.

 

Ma le conclusioni hanno sollevato anche altre questioni: Quale curiosità animava gli spiriti colti e nobili di quel popolo per indurli ad approfondire le ragioni del moto della terra, del cielo e lo scorrere del Tempo?

 

Quella curiosità, è la stessa curiosità dell’uomo contemporaneo che nel metodo logico ha trovato  la strada in grado di dare risposte certe, confrontabili e verificabili?

 

E’pensabile che quegli osservatori adottassero i nostri stessi criteri concettuali, oppure le origini del pensiero scientifico erano destrutturate in un pantheon mitologico di tale ricchezza e complessità, da rendere arduo il capirne le ragioni per la nascita del sapere e del pensiero moderno?

 

Il libro è, così, documentazione di una scoperta archeologica di un reperto di 5000 anni fa’ oltre che strumento capace di fornire nuovi elementi alla conoscenza dei Calendari Egizi e testimonianza del pensare scientifico del Popolo del Nilo.

 

Il Cielo sopra Thuban

La rappresentazione del cielo nella mia valle

 

Il libro descrive un’attività di ricerca archeoastronomica, svolta  nel Comune di Serina, in Provincia di Bergamo, prendendo origine dall’analisi di alcuni elementi  strutturali del Mito.

 

La lettura simbolica del territorio ha reso possibile l’individuazione di un vasto sito archeologico in altura e ha permesso l’interpretazione di elementi topografici, nel cuore delle Alpi bergamasche.

 

Si delinea, così, un sorprendente documento, che vede come protagonisti popoli provenienti dalle regioni del Nilo 4500 anni fa, molto probabilmente impegnati nello sfruttamento di risorse minerarie nel ricco sottosuolo del metallifero bergamasco, in un rapporto continuativo con il territorio.Il segno tangibile della loro presenza: La scelta di queste aree come adatte alla rappresentazione, in terra, delle stelle più importanti del cielo boreale.

Archeoastronomia
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Due Passi nel Mistero
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La Porta del Tempo
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Costellazioni
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